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Basilicata, officinali in netta crescita con le filiere

Negli ultimi 8-9 anni le superfici si sono quasi decuplicate rispetto al 2010. Determinante l'impulso dell'ALSIA al comparto
didascalia.

Campo di melissa.

Data:Fri Jul 02 10:41:57 CEST 2021

In Basilicata il settore delle piante officinali sta registrando da diversi anni una forte e costante crescita. Nell’ultimo decennio la superficie investita ad officinali si è moltiplicata in maniera esponenziale grazie a numerose aziende agricole convertite alla coltivazione delle officinali ed aderenti alle filiere regionali che nel frattempo si sono costituite.

Il settore officinale lucano nasce a partire dagli anni 60 con la raccolta di alcune specie spontanee in numerose località della Basilicata, ma in particolare nell’area sud (Pollino e Lagonegrese), da parte di raccoglitori locali che conferivano tutto il prodotto ad intermediari di industrie di trasformazione nazionali che le utilizzavano per la produzione di profumi e di cosmetici.

A seguito della Legge Quadrifoglio n. 984/77, ed in attuazione alle finalità del progetto “piante officinali”, molte regioni produssero leggi per incentivare il settore officinale prevedendo contributi agli agricoltori. Con la legge regionale n. 4 del 16.1.1978 “Interventi per la ricerca, la coltivazione e l’incremento delle piante officinali”, ci fu da parte della Regione Basilicata un primo tentativo di disporre interventi finanziari a favore della ricerca, della coltivazione e dell’incremento delle piante officinali programmandone la diffusione per zone particolarmente vocate.

Negli anni successivi all’approvazione della legge regionale ci furono anche in Basilicata alcune timide prove di coltivazione di piante officinali da parte di giovani imprenditori. Tra le prime esperienze va citata quella di una cooperativa denominata “TumTum” operante nell’area del Pollino con risultati contrastanti e deludenti alla luce di un settore non ancora organizzato e con un circuito commerciale gestito da pochi, tra l'altro indirizzato soprattutto all’importazione da paesi dell’est Europa.

Contemporaneamente nasceva ad Irsina, grande ed importante comune agrario del materano, su terreni della Riforma Fondiaria e ad opera di giovani imprenditori, la cooperativa “Sud Officinale", che da subito si caratterizzò per la coltivazione di molte specie di erbe aromatiche, di piante officinali e di liquirizia. Dopo oltre un trentennio di attività la cooperativa sviluppa oramai la propria produzione in biologico su una superficie di oltre 15 ettari, produzione trasformata e commercializzata per il tramite della la propria consociata BioPlanta.

Negli anni seguenti, anche in Basilicata la coltivazione delle piante officinali ha seguito l’andamento del settore a livello nazionale. Dai dati del censimento generale dell’agricoltura del 2000 emergeva che il numero delle aziende agricole impegnate nella coltivazione delle officinali era di 60 su una superficie regionale complessiva di circa 15,54 ettari. Con il censimento del 2010 assistiamo ad una contrazione del numero delle aziende che passano da 60 a 10, ma con un aumento a 23,60 ettari della superficiale regionale complessiva.

A partire dal 2012 – 2013 il settore delle piante officinali ha subito un forte incremento in termini di aziende, di superficie e di specie coltivate, dovuto sostanzialmente - grazie all'impulso dato dall'ALSIA con bandi per i campi dimostrativi di svariate specie, con l'assistenza tecnica e con l'animazione territoriale - alla nascita nell’area sud della Basilicata di una micro filiera incentrata su un’azienda regionale di produzione di integratori alimentari, la EVRA Italia srl (Estratti Vegetali Ricerca Applicata) di Lauria (PZ). Attualmente la microfiliera associa oltre 46 piccole aziende dislocate su tutto il territorio regionale, per una superficie complessiva di oltre 50 ettari.

A questa significativa ed oramai affermata realtà si sono poi aggiunti il progetto Amaro Lucano, per la creazione di un’altra micro filiera per la coltivazione di specie officinali da utilizzarsi nel settore liquoristico, e la nascita della società “Sud Aromatica” con sede nell’area del Senise. Quest’ultima iniziativa ha attivato negli ultimi due anni oltre 100 ha per la coltivazione di numerose specie officinali, utilizzate per l’estrazione di oli essenziali.

Un ulteriore incremento della superficie officinale è infine da imputarsi anche ai giovani agricoltori beneficiari del finanziamento per il primo insediamento del PSR che hanno avviato la coltivazione di specie officinali quali origano, lavanda e coriandolo. Esperienze che però, in molti casi, hanno subito un frettoloso abbandono della coltivazione per mancanza di mercato.

Evoluzione della superficie ad officinali in Basilicata

 

Da una meticolosa indagine effettuata da ALSIA nel 2021, emerge pertanto che la superficie attualmente coltivata ad officinali ed aromatiche nell’ambito delle principali microfiliere regionali si attesta intorno ai 210 ettari, con la coltivazione di ben 55 specie differenti.

La coltivazione delle piante aromatiche ed officinali in Basilicata - Anno 2021

specie

superficie ha

specie

superficie ha

specie

superficie ha

achillea m.

0,1

escolzia

0,42

ortica

1,8

altea

0,3

finocchio

46,3

passiflora

0,8

anice

6,09

geranio

0,05

peperoncino

0,1

arnica

0,35

goji

1,6

piantaggine

0,1

asparago

0,4

grindelia

1,25

pilosella

0,1

assenzio

0,9

issopo

0,99

prezzemolo

0,2

bardana

0,3

lavanda

34,9

rosa damascena

2

basilico

10

maggiorana

0,2

rosa canina

0,92

biancospino

0,1

malva

2,8

rosmarino

3,86

calendula

0,58

marrubio

0,1

salvia

6,57

camomilla romana

1,8

melanzana rossa

2,3

salvia sclarea

2

carciofo

4,78

meliloto

0,4

sambuco

0,05

coriandolo

19,3

melissa

4,42

santoreggia

0,3

cumino

6,84

menta dolce

3,2

tanaceto

0,95

damiana

0,1

menta piperita

1

tarassaco

0,25

echinacea

0,3

miglio

1,5

timo

10,49

elicrisio

5,2

moringa

0,2

verbera odorosa

0,5

equiseto

0,1

olivo (foglie)

4

 

 

erba medica

0,44

origano

15,5

 

 

 

In ambito provinciale la coltivazione delle piante aromatiche ed officinali risulta così suddivisa: 178,5 ettari nella provincia di Potenza, 31,6 ettari nella provincia di Matera.

Ripartizione della superficie per provincia

 

Le piante perenni rappresentano il 72% del totale, mentre le piante annuali il 28%.

Tra le specie perenni maggiormente coltivate sono da annoverare la lavanda (16.6%), il timo (7.3%), l’origano (7.3%) e la salvia (3,12%). Trattasi di produttori che si sono avvicinati al settore delle piante officinali grazie al conseguimento del finanziamento del primo insediamento aziendale. Coltivazioni che in molti casi sono purtroppo slegate dalle filiere regionali e dal mercato e quindi tendenzialmente indirizzate all’abbandono e la fuoriuscita dal settore delle officinali.

Tra le piante annuali maggiormente coltivate sono da citare il finocchio (22%), il coriandolo (9,2%) e l’anice (2,2%).

 Ripartizione delle piante annuali e perenni

 

La raccolta spontanea risulta molto limitata a livello regionale: si registra qualche iniziativa sporadica, e l’approvvigionamento è indirizzato soprattutto per la produzione di oli essenziali e di droghe per la produzione aromatica.

Discorso a parte merita la coltivazione in Basilicata dello zafferano (Crocus sativus), coltivazione che si è diffusa in maniera rapida negli anni scorsi in tutta la regione con superfici variabili di pochi metri quadrati fino ad un ettaro. La produzione regionale dello zafferano ha visto negli ultimi anni il coinvolgimento di numerosi agricoltori, con una superficie che complessivamente si è attestata sui 30-40 ettari. Purtroppo a causa di numerose difficoltà legate sia ai prezzi poco remunerativi e sia al mercato fortemente influenzato dal prodotto proveniente dall’estero, si sta verificando una rapida riduzione delle superfici a zafferano.

Un’altra specie officinale il cui interesse sta emergendo in Basilicata è il luppolo per la produzione di birra artigianale. La superficie censita dall'ALSIA a livello regionale risulta ancora molto contenuta: 5.000 mq, delle varietà commerciali maggiormente coltivate in Italia. C’è però molto interesse sulle varietà spontanee locali.

Agrifoglio n. 103 -  

Temi
Piante Officinali
Autori
Domenico Cerbino

Funzionario ALSIA

Pietro Zienna

Funzionario ALSIA

Le donne vittime di violenza e stalking attraverso il numero verde 1522, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le pari opportunità, attivo 24 ore su 24 e accessibile da tutto il territorio nazionale, possono chiedere aiuto e sostegno nonché ricevere informazioni. L'assistenza telefonica consente un graduale avvicinamento ai servizi con assoluta garanzia di anonimato.
Il Comitato Unico di Garanzia dell' ALSIA