Analisi climatica del mese di maggio
Instabilità meteorologica tra abbassamenti e innalzamenti di temperatura, oltre ad eventi piovosi, spesso a carattere temporalesco
Data:Tue Jun 23 10:04:39 CEST 2020
Dopo una stagione invernale calda e siccitosa, la primavera ha manifestato numerose forme di instabilità meteorologica, tra l’altro tipiche della stagione, con ondate di aria fresca e numerosi eventi piovosi, spesso a carattere temporalesco, tali da contenere l’anomalia termica a 0,84°C (figura 1).
A livello Europeo, come riportato dal bollettino mensile del Programma Copernicus, la temperatura media è stata superiore alla media 1981-2010 di 0,63°C, con la regione Scandinava e Balcanica sotto media e l’Italia in una “terra di mezzo”, soprattutto le regioni Adriatiche e Meridionali. Condizioni molto simili si sono registrate anche per le precipitazioni e il contenuto di umidità relativa dell’aria (figura 2).
A livello nazionale, secondo le elaborazioni dell’ISAC-CNR, l’anomalia termica è stata di 1,06°C, con valori molto più elevati al cento-nord e isole, rispetto al sud (figura 3).
Per quanto riguarda maggio, in Basilicata possiamo distinguere tre periodi ben precisi:
- prima decade con temperature nella norma e qualche piovasco;
- seconda decade caratterizzata da una ondata di aria calda e assenza di piogge;
- terza decade fresca, instabile e con numerosi temporali.
In particolare, nei primi tredici giorni del mese la temperatura media è stata nella norma in tutte le località, facendo registrare valori crescenti dai 16/18°C del Metapontino, ai 12/14°C delle aree interne del Sub Appennino Lucano, con le sole temperature minime che hanno registrato variazioni importanti a seconda della radiazione giornaliera. Piogge a carattere temporalesco sono state registrate ovunque, più frequenti sul versante orientale rispetto a quello occidentale, dove le piogge sono state molto più modeste (tabella n.1).
Tabella 1. Dati medi mensili di maggio 2020 (Servizio Agrometeorologico Lucano – ALSIA)
Area |
t med °C |
t min C° |
t max C° |
ur med % |
ur min % |
ur max % |
Prec mm |
Et0 mm |
Metapontino |
18,3 |
6,8 |
31,6 |
64,8 |
21,2 |
98,1 |
26,8 |
6,9 |
Collina Materana |
17,5 |
5,8 |
32,8 |
62,7 |
20,2 |
95,6 |
28,4 |
7,0 |
Medio Agri e Basso Sinni |
17,8 |
5,8 |
32,2 |
63,9 |
20,7 |
99,8 |
20,4 |
7,0 |
Vulture e Alto Bradano |
17,0 |
4,6 |
33,2 |
62,0 |
17,3 |
97,4 |
68,4 |
7,1 |
Mercure e Lagonegrese |
17,9 |
7,6 |
35,4 |
64,8 |
15,3 |
99,5 |
31,2 |
7,2 |
Sub Appenino e Valle Agri |
14,9 |
1,6 |
30,5 |
60,3 |
14,2 |
97,8 |
35,4 |
6,7 |
La seconda decade è stata caratterizzata da una ondata di aria calda di origine africana che dal 14 al 19, ha portato la temperatura al di sopra dei valori stagionali di circa 4°C, con le temperature massime che hanno superato i 30°C in molti siti. In questa fase, sono state soprattutto le temperature minime che hanno fatto registrare l’incremento più elevato, superando i 10°C anche nelle zone più fredde ed interne della regione, mentre nell’area Bradanica hanno raggiunto i 15°C. Questo periodo è stato molto siccitoso e il valore medio di evapotraspirazione ha superato i 6 mm/giorno.
Infine, la terza decade che a causa di una bassa pressione Balcanica ha fatto affluire aria fresca sulla nostra regione causando una riduzione della temperatura rispetto alle medie stagionali di oltre 4°C, con valori massimi scesi a circa 25°C nel Metapontino e minime anche meno di 5°C nell’Alta Valle dell’Agri. Vista la natura delle correnti, i temporali sono stati molto più abbondanti e violenti nell’Alto Bradano e Lavellese, con eventi significativi nei giorni 20 e 30 (tabella n.1).
Dal punto di vista pluviometrico, maggio ha avuto una piovosità inferiore alla media stagionale per buona parte territorio regionale, con un deficit medio del 30%. Tuttavia, è necessario ricordare l’elevata irregolarità dei fenomeni, in quanto, nel Lavellese e l’Alto Bradano, sono stati registrati mediamente 5 giorni piovosi e una precipitazione media di oltre 68 mm, con punte di 89,2 mm a Gaudiano di Lavello, mentre nell’area Tirrenica sono stati registrati 4 giorni piovosi per una media di 31 mm e un deficit medio del 60% (tabella n.1).
In conclusione, possiamo dire che l’andamento meteorologico di maggio e della primavera in generale è stato tutto sommato positivo per l’agricoltura regionale, perché l’ondata di aria fresca e i temporali, specie laddove non sono stati violenti, hanno dato apporti idrici importanti alle colture non irrigue, considerata la forte siccità dello scorso inverno. Per contro invece, l’aria “fresca” e i temporali non hanno certamente giovato alla fisiologia dei nuovi trapianti di pomodoro e delle ortive in generale, oltre all’anticipo di maturazione delle primizie, ma sicuramente ha determinato qualche problema fitosanitario.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul portale Alsia, nelle sezioni temi e servizi.