Analisi climatica del mese di giugno

Difficoltà per la trebbiatura dei cereali, e rallentamenti nello sviluppo delle ortive di pieno campo
didascalia.

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Data:Wed Jul 22 08:43:27 CEST 2020

Dopo una primavera instabile e con numerosi eventi piovosi, anche il mese di giugno non è stato particolarmente caldo nei Paesi del bacino del Mediterraneo. Infatti a livello Europeo, secondo il report mensile del Programma Copernicus, la temperatura media è stata superiore a quella del periodo 1981-2010 di 0,53°C, con la penisola Scandinava e l’est Europa abbondantemente sopra media, a differenza dei Paesi Mediterranei i cui valori sono stati sotto media (figura 1). Nonostante ciò, giugno 2020 a livello globale è stato solo 0,1°C in meno rispetto al giugno 2019, il più caldo del periodo storico di confronto. Per quanto riguarda la pioggia, la figura 1 evidenzia che in gran parte dell’Europa Mediterranea i valori sono stati elevati.

A livello nazionale, secondo le elaborazioni dell’ISAC-CNR l’anomalia termica della temperatura media è stata negativa (-0,13°C), con valori ancora più elevati al sud rispetto al centro-nord Italia (figura 2); dal punto di vista pluviometrico la pioggia cumulata a livello mensile, come per i mesi precedenti, si mantiene sempre sotto la media (figura 3).

Per quanto riguarda la Basilicata, possiamo distinguere due periodi con caratteristiche climatiche differenti:

  • Le prime due decadi, con un clima fresco e piovoso;
  • La terza decade calda e asciutta.

In particolare, nei primi ventidue giorni del mese, la temperatura media è stata sempre al di sotto della norma in tutte le località, con scarti anche di 5°C dai valori stagionali. Tra l’altro la seconda decade è stata ancora più fresca della prima, poiché durante questo periodo la temperatura media è scesa sotto i 20°C anche nel Metapontino, soprattutto nelle giornate in cui sono stati registrati i temporali.

Nella terza decade invece, è arrivata l’estate; una ondata di aria calda di origine africana ha determinato un deciso aumento della temperatura ben al di spora dei valori medi stagionali, con massime che ovunque hanno superato i 30°C, fino a oltre 36°C nelle aree interne del Materano e del Medio Agri e Sinni. In questo contesto climatico l’evapotraspirazione media ha superato i 7 mm/giorno (tabella n.1).

Tabella 1. Dati medi mensili di giugno 2020 (Fonte: S.A.L. ALSIA)

 Area

t med  C°

t min     °C

t max  °C

ur med %

ur min   %

ur max %

Prec  mm

Et0 mm

Metapontino

21,5

10,3

35,4

64,1

27,5

98,7

136,4

6,9

Collina Materana

21,3

9,3

37,4

57,8

21,7

94,4

91,4

7,2

Medio Agri e Basso Sinni

21,1

9,4

36,4

62,3

23,0

100,0

83,3

7,1

Vulture e Alto Bradano

20,4

9,1

35,5

59,0

22,6

96,7

48,7

6,9

Mercure e Lagonegrese

19,6

8,4

32,5

73,7

28,6

100,0

60,4

6,4

Sub Appenino e Valle Agri

17,3

5,4

32,2

64,0

25,0

96,5

44,2

6,4

 

Dal punto di vista pluviometrico, giugno ha avuto una piovosità superiore alla media stagionale, con una elevata irregolarità territoriale vista la natura dei fenomeni temporaleschi, che per fortuna solo in pochi casi sono stati associati alla grandine. Il Metapontino e buona parte della Collina Materana sono state le aree più interessate dalle piogge, con surplus pluviometrici di oltre il 200% rispetto alle medie mensili (tabella n. 1); il tutto distribuiti in molti giorni piovosi (fino a 14 giorni). Gli eventi più intensi sono stati registrati nei giorni 5, 6, 9, 15 e 16. Da evidenziare che in questo contesto, nelle aree del versante Tirrenico e del sub Appenino la piovosità è stata superiore alla norma di solo il 10%.

In conclusione, possiamo dire che l’andamento meteorologico di questo primo scorcio d’estate non è stato particolarmente caldo e siccitoso, anzi le frequenti piogge hanno creato non poche difficoltà per la trebbiatura dei cereali, rallentato la raccolta delle produzioni frutticole e lo sviluppo delle ortive di pieno campo, a causa degli effetti negativi della forte intensità di pioggia, vento e grandine causando spesso importanti problemi fitosanitari.

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