Olivo in Basilicata, le fioriture abbondano e si spera in buone produzioni
Dalle verifiche effettuate in campo dai tecnici ALSIA, c'è già una buona percentuale di olivine in fase di ingrossamento
Data : Wed Jun 09 15:48:00 CEST 2021
Parte col piede giusto nell’oliveto la nuova annata di produzione, poiché si osserva una fioritura abbondante, presupposto di una buona produzione di olive prima e di olio dopo. Siamo in fase di allegagione, e le previsioni sono delle più rosee avendo verificato in campo anche una buona percentuale di olivine in fase di ingrossamento.
Considerando l’enorme numero di fiori che l’olivo è in grado di formare, si potrà avere una abbondante produzione raccogliendo, al netto di cascola dei fiori e dei frutti, una quantità di drupe corrispondente al 1-2 % dei fiori.
È ormai noto che solo una minima parte dei fiori si trasformerà in olive raccolte. Una parte di essi, infatti, cascola ancor prima dell’antesi o nel corso della fioritura mentre, di quelli allegati, solo una parte giungerà a maturazione perché si instaura una forte competizione fra loro.
A fine fioritura si può considerare che sono in crescita il 3,5% dei fiori ma non tutti arriveranno al “traguardo” per effetto di una cascola fisiologica che continua con ritmo decrescente fino all’indurimento del nocciolo la cui entità è in relazione con le risorse energetiche della pianta.
Per incrementare il numero di olive in accrescimento occorre pertanto incrementare le risorse energetiche della pianta. A questo scopo può essere utile intervenire (quando il frutto in accrescimento ha raggiunto la dimensione di grano di pepe) con una concimazione fogliare a base di azoto, da intendersi questa come integrazione alla concimazione al terreno in momenti di forte richiesta di elementi nutritivi, come appunto quella di accrescimento dei frutti.
Una possibilità di intervenire in maniera economica è quella di apportare azoto mediante irrorazioni di urea alla concentrazione di 1-1,5 kg di urea per ettolitro di acqua. Questo consentirà una buona disponibilità di azoto che permetterà l’accrescimento di un maggior numero di frutti che raggiungeranno anche maggiori dimensioni alla raccolta.
Antonio Buccoliero