Mosca delle olive, meglio raccogliere subito che fare trattamenti tardivi
Considerato l'andamento stagionale in Basilicata, è il metodo più efficace per sfuggire a nuovi attacchi dell'insetto e limitare i danni da infestazioni in atto
Data : 28 October 2021
Considerando l’andamento stagionale in Basilicata e la dinamica di popolazione della mosca delle olive (Bactrocera oleae), la migliore strategia di controllo dell’insetto sarà la raccolta tempestiva delle olive, invece che eseguire tardivi trattamenti con insetticidi. È ormai ben noto che aspettare il freddo invernale e la completa colorazione delle olive non solo non aumenta il grado di inolizione ma determina un peggioramento del prodotto, sia in termini quantitativi (una parte delle olive cade o è attaccata da avversità e marcisce) che qualitativi (le olive infestate o infette trasmettono difetti all’olio che ne deriva.
Pertanto, appena raggiunta la maturazione ottimale, converrà raccogliere il prodotto per sfuggire ai nuovi attacchi di mosca e limitare i danni delle infestazioni in atto. Il grado di invaiatura (colorazione dell’epidermide e della polpa) delle olive è correlato alla loro maturazione e, quindi, è un indice empirico facilmente applicabile ma dà indicazioni approssimative e varia tra diverse varietà. Più oggettivo, ma comunque di semplice applicazione, è l’indice di penetrometria (consistenza della polpa). Anche per questo indice i valori possono variare in funzione della cultivar e dei fattori ambientali.
Per maggiori informazioni o per una consulenza sugli indici di maturazione per le proprie cultivar, è possibile rivolgersi ai tecnici dell’Alsia (antonio.buccoliero@alsia.it).
Antonio Buccoliero