Cimice asiatica, aumentano i ritrovamenti in Basilicata

Provoca gravi danni sui frutti di drupacee e pomacee. Necessario intensificare il monitoraggio anche con l'aiuto dei tecnici ALSIA

Cimice asiatica (Halyomorpha halys)

Cimice asiatica (Halyomorpha halys)

Data : Thu Nov 17 13:45:00 CET 2022

E' da diversi anni che la cimice asiatica (Halyomorpha halys) è stata segnalata in Basilicata, anche se con bassa frequenza e senza che si siano accertati effettivi danni alle numerose colture che l'insetto può infestare. La frequenza di ritrovamento ed il numero di individui, tuttavia, sembrano in aumento e questo deve consigliare di non abbassare la guardia contro questo cimice che, in Italia, provoca gravi danni su colture arboree come le drupacee e le pomacee, i cui frutti infestati presentano vistose deformazioni che li rendono incommerciabili. H. halys, comunque, è ampiamente polifaga e si alimenta su molte specie spontanee e coltivate, sia arboree che erbacee (ad esempio nocciolo, mais, fragola, piccoli frutti, diverse ortive, olivo) presenti anche in Basilicata.

I danni causati dalla cimice asiatica consistono essenzialmente in lesioni e necrosi delle parti su cui l'insetto si alimenta infilando il rostro e iniettando la sua saliva che ha effetti fitotossici. I problemi maggiori sono sui frutti che, se infestati in fase di ingrossamento, si deformano.

Con i primi freddi invernali gli adulti tendono a concentrarsi in luoghi riparati (“quartieri di svernamento”) producendo ormoni di aggregazione che richiamano altri individui della stessa specie. Spesso le cimici, richiamate dal calore, scelgono come riparo le abitazioni (es. cassonetti di finestre, tende arrotolate, soffitte, ecc.) dove possono ammassarsi anche centinaia di individui creando allarme alle persone che si vedono “invadere” ambienti domestici. In effetti, in diverse aree italiane, l'insetto è stato segnalato prima in aree urbani e solo successivamente in campagna, dove pure era già presente ma non produceva ancora rilevanti danni.

In questo inverno, quindi, se si individuano insoliti ammassi di “cimici” svernanti, sarà bene raccogliere qualche individuo per poterne identificare la specie (eventualmente con l'aiuto dei tecnici dell'ALSIA). 

Si segnala l'app per smartphone “BugMap” ( https://play.google.com/store/apps/details?id=it.fmach.ctt.sig.cimiceasiatica&hl=it ), della fondazione trentina Edmund Mach, che consente di spedire ad esperti le foto dell'insetto georeferenziate. In tal modo, oltre ad avere una diagnosi fatta da entomologi, si contribuirà alla costruzione di una mappa interattiva della presenza della cimice asiatica in Italia, molto utile per piani definire di lotta a questo insetto invasivo.

Arturo Caponero

Le donne vittime di violenza e stalking attraverso il numero verde 1522, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le pari opportunità, attivo 24 ore su 24 e accessibile da tutto il territorio nazionale, possono chiedere aiuto e sostegno nonché ricevere informazioni. L'assistenza telefonica consente un graduale avvicinamento ai servizi con assoluta garanzia di anonimato.
Il Comitato Unico di Garanzia dell' ALSIA