Afidi degli agrumi
Verdi o bruni, cambia la soglia di intervento e la gestione fitosanitaria
Data : 04 May 2023
In questo periodo possono comparire infestazioni afidiche sugli agrumi ma la gestione varia in funzione della specie infestante. Gli “afidi verdi” (Aphis spiraecola) sono i più dannosi perché tendono a deformare i germogli con la loro attività trofica, facendo “arricciare” le foglie dei giovani germogli infestati. Questi afidi sono più difficili da combattere con prodotti di contatto perché le loro colonie si sviluppano soprattutto sul lato interno delle foglie, che si arricciano, restando più protette dal contatto diretto delle soluzioni insetticide. Indicativamente, le soglie di intervento sono il 5% dei germogli infestati per clementine e mandarino, il 10% per gli altri agrumi.
Gli “afidi bruni” (i più frequenti sono Toxoptera aurantii o afide nero e Aphis gossypii o afide del cotone, ecc.) non deformano la vegetazione ed il loro danno si limita alla sottrazione di linfa ed alla produzione di melata.
Per gli afidi bruni la soglia di intervento è di circa il 25% dei germogli infestati, perché non deformano la vegetazione e spesso sono efficacemente controllati da diversi antagonisti parassitoidi o predatori che, però, fanno sentire il loro effetto solo quando le popolazioni sono piuttosto aumentate.
Arturo Caponero